Campagna Think City 2015

Il 2016 sarà l’anno delle tornate elettorali in alcune grandi città: soltanto nella rete WeCare andranno alle urne Bologna, Novara, Torino e Trieste.

Ma questo fatto, da solo, non giustificherebbe in pieno una Campagna per la Cittadinanza, in quanto ogni anno in diverse parti del Paese si va ad elezioni.

Dobbiamo constatare che, in questo quadro politico ed istituzionale che cambia rapidamente, il ruolo della città è diventato centrale nella vita delle persone. Spariscono le Province, si ridimensiona il peso delle Regioni, l’Unione europea è distante nonostante le competenze specifiche in materia di “vita quotidiana” dei cittadini, e quindi le città restano la dimensione più prossima alle persone e contemporaneamente laboratori politici, economici, sociali di fondamentale importanza.

Le amministrative comunali diventano sempre più un confronto tra idee di città che sottintendono idee di Mondo, di gestione dei beni comuni, di convivenza tra persone di provenienze e culture molto diverse fra loro, di Pace, di sviluppo e benessere.

Città fa rima quindi con futuro, quello a portata di mano, quello che permette ad ognuno di noi di immaginare la propria proiezione negli anni.

Scegliere una certa idea di città fa davvero la differenza.

Per questo motivo, un Movimento come il nostro non può limitarsi a “scegliere” durante le campagne elettorali ma deve usare questo fatto per andare più in profondità. Quale idea di città abbiamo? Quale città vogliamo e quindi per quale città siamo disposti a rimboccarci le maniche? Quanto immaginiamo il nostro futuro in relazione alla città in cui abitiamo? Dedichiamo, quindi, la prossima Campagna per la cittadinanza allo studio del passato, alla rilettura del presente e all’immaginazione del futuro pensando alla città come un laboratorio in cui sperimentare e creare nuovi modelli di società, senza dimenticare la fondamentale connessione con la dimensione europea.

Vivendo da anni la dimensione della scuola e della comunità abbiamo imparato che le città sono delle grandi coabitazioni, dove migliaia di persone generano e condividono le risorse, ma anche il destino; partiremo quindi da una domanda centrale: in una città dove coesistono persone di età e provenienze diverse, che cosa genera senso di appartenenza e di unità? Senza questi due elementi è impossibile immaginare una città-comunità ed un futuro comune.

Indagheremo quindi le diverse percezioni delle nostre città, la loro struttura organizzativa e le competenze specifiche rispetto alla gestione delle risorse e alle scelte politiche, per poi chiederci quali proposte e azioni sono necessarie per creare una città “in cui valga la pena trovare un posto”.