In via serra alta 6, a San Sebastiano da Po, sorge Cascina Carla e Bruno Caccia. Questo casolare, circondato da un ettaro di terreno coltivato, è stato per lungo tempo un immobile della ‘ndrangheta di proprietà della famiglia Belfiore. Oggi invece è un luogo restituito alla collettività.
Domenico Belfiore, il capo famiglia, è stato condannato nel 1992 alla pena dell’ergastolo per essere il mandante dell’omicidio del procuratore Bruno Caccia. Una volta liberata la cascina, il 17 maggio del 2007, con l’insediamento di quattro residenti e con la collaborazione tra Acmos, Gruppo Abele e Libera il progetto “Cascina Carla e Bruno Caccia” ha avuto ufficialmente inizio.
Grazie alla legge 109/96 oggi in cascina vive un progetto di riutilizzo sociale portato avanti dai giovani che vi abitano e ne portano avanti le attività: una comunità di vita che cerca di estendere il senso di comunità verso il territorio in cui è inserita e le persone che desiderano fermarsi per brevi o lunghi periodi.